| L’ultimo club a cedere L’Athletic Bilbao cede ai petrodollari L’impresa Petronor sponsorizzerà le maglie dell’ultimo club rimasto sordo alle sirene pubblicitarie
BILBAO – Dopo anni di tentativi, proteste della tifoseria, minacce di boicottaggi e qualche poltrona presidenziale saltata, l’Athletic Club di Bilbao, considerato l’ultimo baluardo di un calcio più attento agli aspetti umani e meno alle sirene economiche, pare destinato a macchiare la sua maglia biancorossa con un logo pubblicitario. Lo rivelano numerosi quotidiani locali e nazionali, tra cui Marca e, soprattutto, El Correo , considerato molto vicino al presidente del club basco, Fernando García Macua. Secondo le indiscrezioni, l’Athletic incasserà due milioni di euro annui per sfoggiare il logo della Petronor, una controllata basca della spagnola Repsol.
LA SOCIETÀ – Il club, contattato da Corriere.it, non conferma né smentisce e sottolinea che l’ufficialità della questione potrà essere sancita solo con un comunicato pubblicato sulla pagina web del club, verosimilmente il prossimo 29 luglio, giorno di presentazione della squadra alla stampa. È comunque apertamente dichiarata, e da tempo, la volontà del presidente di ottenere risorse economiche attraverso contratti pubblicitari. Dopo una prima bocciatura lo scorso ottobre da parte dei soci del club, c'era poi stato il via libera, a dicembre, con una maggioranza risicata, alla «Finanziaria» di Macua, con tanto di beneplacito per la ricerca di uno sponsor.
I PRECEDENTI – La tifoseria dell’Athletic aveva sempre vantato la purezza della maglia del club, autoprodotta e quindi priva persino del cosiddetto sponsor tecnico. La compattezza dell’opinione pubblica si era però progressivamente sbriciolata a mano a mano che i costi dell’industria calcistica salivano (e, con essi, i costi degli abbonamenti allo stadio). Negli ultimi cinque anni due presidenti, prima di Macua, avevano cercato di introdurre lo sponsor sulla maglietta, non riuscendovi proprio per le agitazioni in seno alla tifoseria (i cui siti e blog si stanno arroventando in queste ore). Sotto uno dei predecessori di Macua, Fernando Lamikiz, l’Athletic aveva disputato alcune gare di Coppa UEFA col logo Euskadi (Paesi Baschi, in lingua locale); Lamikiz placò la tifoseria dichiarando che non si trattava di uno sponsor, ma di una promozione del territorio che l’Athletic accettava di veicolare «per amor di patria» solo sui campi europei.
IL CROLLO DI UN MITO - «Rispettiamo le decisioni della società – commenta amareggiato Emiliano Gabrielli, presidente del fans club italiano dell’Athletic -, ma noi rimaniamo contrari allo sponsor sulla maglia. L’Athletic era unico e questa sua unicità non aveva prezzo, o se ce l’aveva era di molto superiore a due milioni di euro.» Prima dell’Athletic, l’ultimo club di rango a cedere alle lusinghe di uno sponsor sulla maglia era stato il Barcellona, cui la televisione TV3 versa però decine di milioni di euro; il suo logo compare sulla manica, non in pieno petto. La speranza, per i tifosi dell’Athletic più conservatori, è che anche il logo Petronor appaia in posizione discreta.
Simone Bertelegni 26 luglio 2008
da corriere.it
spero non sia vero
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