| cronache maceratesi, Marco Cencioni
Zaini e la dura legge dell’ex Il Grottammare vince a Tolentino
Sconfitta meritata quella patita dal Tolentino al “Della Vittoria”. E’ l’ex Zaini a festeggiare per la conquista di tre punti fondamentali per il raggiungimento di una tranquilla salvezza. Il Grottammare si conferma così l’autentica bestia nera dei crèmisi, ancora incapaci di vincere fra le mura amiche contro i rivieraschi (ultimo successo datato 22 febbraio 2009). L’unico dato positivo di una domenica da archiviare in fretta è che le posizioni playoff rimangono ancora alla portata, visti i risultati delle dirette concorrenti. Per il resto rimane poco da salvare della prestazione offerta oggi dagli uomini di Clementi, che definire opaca è un eufemismo. La partita è stata equilibrata sino al gol del vantaggio ospite e dal quel momento in poi il Tolentino non ha saputo più restare in partita. Poche le idee, scarsa la brillantezza e la forza nelle gambe per Minopoli e compagni. Inoltre, come se non bastasse, anche un abbaglio colossale del guardalinee Fumarola e la sfortuna hanno complicato il già di per se difficile tentativo di rimonta. Ma andiamo con ordine. La sfida si dimostra da subito molto equilibrata. Nessuna delle due contendenti sembra poter prendere in mano con decisione il ritmo della contesa. Il gioco ristagna molto a centrocampo, prigioniero di moduli speculari, latita lo spettacolo. Il destro di Jachini al terzo minuto (bloccato da Carnevali) e la conclusione di Nardini dopo una bella azione tutta di prima (19’, sfera alta) sono gli unici due tiri verso la porta sino all’episodio che indirizza il match sui binari biancocelesti. E’ il 37’. Angolo calciato sul secondo palo da Berardini, sponda di Lombardo che rimette al centro, rovesciata di Gibbs con pallone spedito sotto la traversa. L’ennesimo gol subito su palla inattiva spezza la parità e affonda il morale dei crèmisi, che non riescono a reagire prontamente. Il primo tempo termina praticamente qui. Nella ripresa Clementi cambia modulo. Aveva sostituito Nardini con Bernabei per infortunio (31’), lasciando inalterato lo schema che prevede il trequartista. L’allenatore senigalliese opta invece per una seconda frazione con il tridente e il cambio tattico scuote il Tolentino, che riparte pimpante quanto voglioso di rimettere in pari il confronto. Ci prova subito Ruggeri con il destro dopo una bella percussione, il pallone termina alto di poco. Su un lancio lungo dalla difesa biancoceleste, quando sono passati 4 giri di lancette sul cronometro del secondo tempo, arriva il clamoroso errore del guardalinee che regala il raddoppio ai ragazzi di Zaini. Lombardo rilancia dalla destra, Mastrojanni scatta verso la porta ampiamente in offside, ma la bandierina dell’assistente posto sotto la tribuna non sale. Per l’attaccante, solo di fronte a Carnevali, è semplice sparare il destro sotto la traversa e portare i suoi al raddoppio. I padroni di casa, dopo aver protestato ampiamente (ne fa le spese il vice presidente Romagnoli), si buttano a testa bassa alla ricerca di ritornare in partita. Lo fanno con impegno, cuore e grinta, non certo con brillantezza. Però, il gol arriva comunque, dopo un bell’assolo di Ruggeri (58’). Il terzino salta due uomini in orizzontale, da sinistra finisce a destra, prende velocità e poi riesce a scodellare un assist sullo spazio per il neo entrato Mandorlini. il veloce attaccante brucia Gibbs e accomoda per il tap in di Cinotti, che concretizza facilmente. I locali ci credono, ma scoprono inevitabilmente il fianco alle ripartenze orchestrate da De Cesare dopo le tante sponde offerte al trequartista dal possente Mastrojanni. Su una di queste, al 70’, arriva la rete che fissa il punteggio. E’ l’ex Jachini, al termine di un’azione personale, ad incrociare un rasoterra chirurgico dal limite su cui Carnevali nulla può. Giusto il tempo di maledire il palo interno, visto che Minopoli sfiora con una stupenda semigirata il primo gol con la maglia crèmisi (67’), che gli uomini di Clementi restano in dieci per l’espulsione di Ruggeri (doppio giallo). Non succede più nulla. Con orgoglio il Tolentino continua a provarci senza graffiare, il Grottammare amministra senza patemi e porta casa tre punti davvero pesanti.
il tabellino:
TOLENTINO (4-3-1-2): Carnevali 6; Fede 6, Ciotti 5.5, Nicolosi 5.5, Ruggeri 6; Frinconi 5.5, Minopoli 6, Mercuri 5.5 (8’s.t. Mandorlini 5.5); Nardini 6 (31’p.t. Bernabei 5.5); Cinotti 6, Iori 5.5 (8’s.t. Kakuli 5.5). A disp.: Brandi, Bergamini, Romagnoli, Gobbi. All.: Clementi 5.5. GROTTAMMARE (4-3-1-2): Beni 6; Lombardo 6, Gibbs 7, De Palma 6, Pergolizzi 6 (14’s.t. Camilli 6); Giallonardo 6, Berardini 6.5, Calvaresi 6; De Cesare 6.5 (45’s.t. Alessandrini s.v.); Iachini 7, Mastrojanni 7. A disp.: Ripa, Egidi, Spinelli, Quintili, Cameli. All.: Zaini 7. ARBITRO: Andrea Bindella di Pesaro 4.5 ASSISTENTI: Mirko Fumarola di Ancona 4 – Andrea Leopizzi di Ancona 5 RETI: 37’p.t. Gibbs, 4’s.t. Mastrojanni, 13’s.t. Cinotti, 25’s.t. Jachini NOTE: spettatori 200 circa. Ammoniti: Ciotti. Espulsi: all’8’s.t. il vice presidente del Tolentino Marco Romagnoli e al 37’s.t. Ruggeri per somma di ammonizioni. Angoli: 2-2. Recupero: 4‘ (1’+3’).
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