| Quattro chiacchiere con il mitico "Cappa", Silvestre Capparuccia...
Se c’è qualcosa di buono in questa dannata stagione è il fatto che tutti i giocatore del Tole abbiano onorato la maglia al pari di mister Mobili. Per poter parlare di quello che è successo e di quello che potrà essere abbiamo scelto di parlare con il simbolo del Tole, una grande giocatore ed un grande uomo che comunque vada lascerà un segno inedelebile nel cuore dei tifosi cremisi: Silvestre Capparuccia. Uno che – per come ha combattuto in ogni partita – sembra aver da sempre indossato la maglia cremisi.
Silvestre, non possiamo che iniziare con quello che i tifosi hanno definito il tuo goal piu’ bello: la nascita di Iacopo. Papà cosa provi? Come sta Iacopo e come sta Cecilia? Quando tornerà insieme la famiglia Capparuccia?
“E’ la sensazione più bella. Una sensazione unica, irripetibile, veramente affascinante. Mai provata una cosa così in vita in mia. Vedere nascere un figlio è qualcosa di unico ed ineguagliabile. Iacopo sta benissimo. Finalmente da domenica pomeriggio siamo tutti a casa. Con Cecilia, nella tranquillità di casa, ci stiamo godendo questo bellissimo momento. E’ un momento che condividiamo anche con i nostri genitori che sono venuti della argentina per tale evento.”
Cappa torniamo al campionato. Cosa è mancato al Tole per tenere il passo di Ancona e Fermana?
“Ci è mancata la regolarità che invece hanno avuto loro. Siamo mancati di concentrazione nella partite più abbordabili. Mentre l’Ancona e la Fermana sono stati molto bravi a tenere un importante ruolo di marcia, noi abbiamo perso punti in tante partite per mancanza di concentrazione e determinazione. Siamo stati molto meno costanti.”
A Falconara eri uno dei più dispiaciuti. Iacopo avrà di certo contribuito a smaltire la delusione. Come ti senti dopo la sconfitta?
“Iacopo e Cecilia sono quello che mi riportano a terra e mi rendono l’uomo più felice di questa terra. Tutto passa in secondo piano, anche se dopo una sconfitta del genere ho provato tantissima delusione ed amarezza. Mi è dispiaciuto soprattutto per tutta la gente che ci ha seguito questo anno, per la società che ha fatto grossi sacrifici. C’erano tutti i presupposti ed invece siamo arrivati alla fine con le mani vuote. Mi dispiace veramente. Volevo regalare la D anche al mio Iacopo. Spero di avere un’altra possibilità.”
Se potessi ricordare questo campionato con due foto. Quale sarebbe la più bella e quale sarebbe la piu’ brutta?
“Due sono le cose più belle che ricordo. La partita contro l'Ancona in casa e la finale di Coppa Italia a Civitanova. Due sono anche i ricordi più brutti: la gara pareggiata malamente a Belvedere e quella di Falconara con la Vis.”
Ti sei trovato bene a Tolentino? Cosa vorresti dire ai tifosi cremisi? Che effetto ti ha fatto sentire gli Sconvolts cantare in spagnolo in tuo onore?
“E’ un onore per me vestire questa maglia.. E’molto importante per me, anche perché non tutti sanno che e stata la prima società, al mio arrivo in Italia, ad accogliermi per farmi allenare. Anche per questo motivo, quindi, è stato molto bello tornare dopo qualche anno a Tolentino e potere essere parte della squadra. A tutta la gente del Tolentino dico GRAZIE DI CUORE. Mi hanno fatto sentire a casa. E’ come se avessi giocato da sempre con il Tole. La cosa più bella, quella che non potrò dimenticare sono stati i cori in spagnolo (sorride tra il divertito ed il commosso, ndr). Molto belli. Mi sento in dovere di chiedere scusa a tutti i tifosi per non avere raggiunto l’obiettivo della serie D”
Un giudizio su mister Mobili?
“Non spetta a me giudicarlo. Posso solo dire che è una grandissimo allenatore. Uno che fa il suo lavoro con molta professionalità. Anche il suo staff è molto competente. Per me è un allenatore da categorie superiori.”
Un giudizio sulla società?
“La società ha fatto tutto e di più per allestire una rosa competitiva e cercare di non fare mancare niente a tutti noi.. Veramente da applausi. Anche dal punto di vista organizzativo. Nulla da invidiare a tante squadre professionistiche.”.
Il Tolentino ha buoni giovani, molti sono difensori. Su chi punteresti per ripartire? Chi secondo te ha le qualità per far bene?
“Il Tolentino ha un settore giovanile dalle qualità importantissime. I ragazzi che sono stati con noi questo anno possono partire tranquillamente da titolari. Ortolani, Moschetta, Pistelli, Mazzoni, Rullo.. molto bravi.”
Cappa. L’abbiamo lasciata per ultimo, ma sai benissimo che questa è la domanda che tutti vorrebbero farti. Hai il privilegio di essere considerato un professionista serio che da tutto per onorare la maglia che indossa e questo giustificherebbe ogni tua scelta. Resti al Tolentino? La società si è fatta viva dopo la batosta? Vorresti restare in cremisi o hai già in mente altre soluzioni visto che uno come te potrebbe fare bene anche in categorie superiori?
“E’ previsto un incontro con la società nei prossimi giorni. Non so cosa farò la prossima stagione. Sicuramente ne parlerò con la società a cui spetta di valutare il da farsi. A Tolentino mi sono trovato molto molto bene. Mi hanno trattato sempre con tanto rispetto. Io da parte mia ho sempre cercato di onorare la maglia cremisi. Io a Tolentino mi sento come a casa. Se rimango, la cosa non dipende solo da me, lo faccio con tanto piacere!!”
Cappa tutti ti vorrebbero in cremisi ancora, tienitelo a mente. E se mi permetti la battuta, se proprio dovessi essere costretto ad andartene almeno non andare alla Maceratese ed alla Fermana….
Il Cappa si racconta...
Ho fatto il settore giovanile nel club Tiro Federal di Bahia Blanca (la mia città) fino a 14 anni. Poi sono stato aggregato alla prima squadra dove ho esordito a soli 15 anni. Non dimenticherò mai quella partita .. tremavo all’inizio, alla fine che grande emozione.
A 20 anni ho fatto il salto di categoria andando a giocare in serie B nell’Olimpo, la squadra più importante della mia città.
Non dimenticherà mai il mio primo contratto come professionista e la mia prima partita: l’8 giugno del 2000. Solo dopo una settimana dalla firma del contratto ho esordito. Abbiamo vinto fuori casa 2 a 1. Da lì è iniziato tutto
2001/02 Olimpo, serie B (vincendo il torneo siamo saliti in serie A); 2002/03 Gimnasia y Esgrima de Jujuy, serie B; 2003/04 Villa Mitre C1; 2004/05 Lujan de Cuyo, C1; 2005/06 San Martin de Mendoza, serie B, 2006 fino a dicembre con il Lujan de Cuyo in C1.
Nel 2006 è iniziata la mia avventura in Italia con la Grottese in Promozione. 2007/08 ho giocato in Eccellenza con l’Elpidiense Cascinare dove son rimasto anche per la stagione 2008/09 in serie D. 2009/10 Morro d'Oro in serie D sino a dicembre per poi passare al Tolentino.
Lavoro nel settore del merchandaising con una ditta di Milano, principalmente con tutti i prodotti Ferrero.
Amo ascoltare musica.. giardinaggio...internet.
Sono arrivato in Italia, grazie alla mia cittadinaza, per continuare la mia carriera come calciatore.. poi le cose sono andate molto diversamente da come me le aspettavo, ma posso ritenermi lo stesso contento. Ci siamo sistemati abbastanza bene con mia moglie Cecilia.. e adesso con IACOPO viviamo una grande gioia!!
grande Cappa!!!!!
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