| "No future, no hope, just broken dreams"!
Qualcuno di voi ricorderà con un certo piacere (perchè la gioventù ci splendeva negli occhi e vedere la maglia cremisi in quel rettangolo verde ci provocava le stesse pulsioni che ci provocano ora queste giovani di oggi quando - armate di jeans a vita bassa - fanno per chinarsi) questo passo della canzone dei Communards del mitico Jimmy Sommerville.
"Non piu' futuro, non più speranza, solo sogni infranti".
Succede, eccome se succede. D'altronde - lo abbiamo sempre detto - se il calcio è (e lo è) metafora della vita queste cose possono capitare.
Finiscono amori che sembravano indissolubili ed eterni.
Finisce (male quasi di certo) la leggendaria storia nel mondo del calcio di un uomo che tanto, ma tanto, forse troppo, ha dato alla causa cremisi.
Ed anche la generosità alla fine bussa impietosa alla porta della vita per presentarti il conto.
Un conto che vorresti condividire con qualcuno che ha tutto per aiutarti, ma appunto ha tutto, di certo troppo, da accorgersi che fuori di lui c'è un mondo fatto di rapporti umani sinceri dove il vil denaro passa in secondo piano.
E non è un caso se il "coroner" di questa triste storia è colui che già aveva chiuso la prima fase di una grande era.
Che cosa attendersi ora? Dei tifosi "normali" si attenderebbero che i propri "beniamini" contro la capolista tentassero la clamorosa impresa (non già per ricevere laute ricompense da oltre il Metauro) ma per cercare di affrontare in posizione di forza la "guerra" dei play out.
Ma qua non ci sono tifosi normali: c'è gente oramai esausta, che ha dato tutto e che ha atteso sino alla ennesima disfatta (quella recanatese) prima di chiamarsi fuori, urlando al cielo "basta!".
Non ci sono neanche beniamini: solo un nugolo di bravi ragazzi, due o tre uomini dal volto pulito e cinque-sei battone di alto bordo in cerca di portare a causa euro.
Non ci sarà neanche la guerra: sarà un pietoso rito al quale lasceremo che, stavolta, sia il supermegapresidente ad assistere con noi a casa.
Insomma, come direbbe il poeta, ci avete rotto i coglioni!!! Noi siamo fuori, se arriverà un segnale "vero" ci ritroverete più innamorati di prima, ma...
MI SIA CONSENTITO DI SALUTARE CON UN PO' DI RABBIA E COMMOZIONE LA MITICA SIG.RA PAOLA PIPPA. DOPO 12 ANNI DI APPASSIONATA MILITANZA NEL SODALIZIO CREMISI HA CAPITO CHE PER GENTE COME LEI NON C'E' PIU' POSTO. GRAZIE PAOLA!!! PER QUELLO CHE HAI FATTO PER IL TOLE, IN PARTICOLAR MODO PER IL SETTORE GIOVANILE E GRAZIE PER AVERCI CONFERMATO CHE SEI UNA...SIGNORA!!!
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