| IL DRAMMA / Il popolare tecnico guidava gli Juniores dell’Elpidiense Cascinare. L’infarto fatale in Abruzzo Mister Durastanti muore in campo
PORTO RECANATI - Più di mille panchine, una vita dedicata al calcio. Pietro Durastanti, 59 anni, uno dei tecnici più esperti e conosciuti della regione, è deceduto per un infarto ieri pomeriggio, mentre si trovava a Casoli con la squadra juniores dell’Elpidiense Cascinare, ultima tappa di una lunga carriera. In estate Durastanti, sempre molto attento ai settori giovanili, aveva accettato con entusiasmo l’invito dell’Elpidiense Cascinare di seguire la squadra degli under impegnata nel campionato nazionale. Il malore lo ha colto a Casoli, in Abruzzo. Soccorso dal 118, il cuore di mister Durastanti ha cessato di battere durante il trasporto con l’ambulanza verso l’ospedale. La notizia ha raggiunto Porto Recanati a pochi minuti dalla conclusione del derby di Prima Categoria tra gli arancioni ed il Villa Musone, vinto dal Porto Recanati per 2-0. Uno choc terribile per il figlio Christian, che aveva appena disputato una grande partita, e per tutti i presenti, increduli ed in lacrime. I dirigenti locali, legatissimi a Durastanti che per anni è stato responsabile del settore giovanile e ancora adesso collaborava, hanno ottenuto la sospensione della partita che gli Allievi stavano giocando contro l’Aurora Treia. Pietro Durastanti, originario di Porto Recanati, risiedeva da tempo a Potenza Picena. Tante le squadre che ha allenato, dall’Invicta Macerata nella stagione 76-77 al Loreto, guidato nelle stagioni 2001-2002 con la promozione in Prima Categoria. Ma la sua carriera in panchina era cominciata nel lontano 1966-67 con gli Esordienti del Porto Recanati. Dopo l’Invicta Macerata, Porto Potenza, Tolentino, Potenza Picena, Porto Recanati (82-83), Sambucheto, ancora Porto Recanati (84-85), Morrovalle, Loreto, Settempeda, Porto Potenza, Castelfidardo (guidato dal 1991 al 1995 per quattro campionati, con il salto in Promozione), quindi l’esperienza con il Loreto e con la Maceratese, come d.s. e coordinatore del settore giovanile. Pietro Durastanti aveva un interesse particolare verso le giovani leve. Durante la settimana, soprattutto ora che aveva raggiunto la pensione, girava come una trottola per i campetti della regione per seguire le partite dei campionati giovanili e nel suo ricco taccuino c’erano i nomi dei giovani che secondo la sua enorme esperienza potevano crescere bene e guadagnare importanti palcoscenici. Insieme a Cristian, che continuava la tradizione di famiglia, aveva scritto di recente un libro sui metodi di allenamento. Cristian è laureato in scienze motorie e aveva guidato l’intuito e lo studio di Pietro, autodidatta ma capace di elaborare pagine e pagine di schemi, esercizi fisici e tattici, tabelle, schede per la verifica del rendimento.
FRANCESCO FIORDOMO
Corriere Adriatico, 09.11.08
da RADIOC1, 09/11/2008
E' morto mister Pietro Durastanti Il tecnico, simbolo del calcio dilettantistico marchigiano, è stato colpito da un infarto mentre si trovava in panchina
Pietro Durastanti, simbolo del calcio dilettantistico marchigiano, allenatore di vecchio corso e autore anche di pubblicazioni sul gioco del calcio, è morto nel pomeriggio. Il tecnico recanatese si trovava a Casoli con la formazione Juniores dell'Elpidiense Cascinare, di cui era allenatore. Stando alle poche indiscrezioni giunte nel pomeriggio, pare che Durastanti si sia accasciato a terra durante la partita. Soccorso immediatamente dai sanitari del 118 sarebbe però deceduto in ambulanza, durante il trasporto in Ospedale. A stroncare la sua esistenza, stando a quanto è dato sapere, sarebbe stato un arresto cardiocircolatorio. La notizia del tragico avvenimento ha presto fatto il giro dei campi marchigiani, generando grande sconforto tra dirigenti e tecnici. Tutti, infatti, conoscevano Pietro Durastanti, uomo simbolo del calcio dilettantistico marchigiano. Il figlio, Christian, giocatore del Portorecanati, è stato raggiunto dalla terribile notizia pochi minuti dopo il triplice fischio finale della gara tra il Portorecanati ed il Villa Musone.
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