E' MORTO PIETRO DURASTANTI, Oggi a Casoli...

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 8/11/2008, 20:08

re delle mezzefacce

Group:
Administrator
Posts:
10,405

Status:


ADDIO A PIETRO DURASTANTI
Il mister è morto a Casoli
In lacrime il calcio marchigiano

quelliche.net, sabato 08/11/2008, ore 18:08


image

(m.n.) - Il calcio marchigiano piange la scomparsa di Pietro Durastanti (foto). Questo pomeriggio, mentre si accingeva a guidare con la consueta passione e professionalità la trasferta della formazione juniores dell’Elpidiense Cascinare sul terreno di gioco del Casoli, il cuore del navigato allenatore ha improvvisamente smesso di battere. Un infarto, molto probabilmente, all’origine dell’improvviso decesso. La notizia in poche ore ha fatto immediatamente il giro dell’intera regione lasciando un alone di incredulità, sgomento ed immensa tristezza. Attimi di vero ed autentico shok si sono vissuti soprattutto a Porto Recanati dove il figlio Cristian gioca nella locale formazione che milita nel campionato di Prima Categoria girone C. L’incontro con il Villa Musone era appena terminato quando una parente lo ha informato della morte del padre portando una ventata di gelo nell’impianto del “Vincenzo Monaldi” che in quel momento stava ospitando da pochi minuti l’incontro del campionato allievi tra gli arancioni e l’Aurora Treia. Partita, quest’ultima, immediatamente sospesa per volere di entrambe le società.

Pietro Durastanti era sulla breccia da oltre quarant’anni. Più di mille le panchine sulle spalle con numerose esperienze nel mondo dei settori giovanili. La carriera d’allenatore l’aveva iniziata proprio con gli esordienti del Portorecanati nella stagione 1966/67. Poi una graduale escalation che lo ha portato sulle panche di Sirolo, Potenza Picena, Porto Potenza, Tolentino, Loreto, Settempeda, Castelfidardo, Portorecanati e Maceratese. Con quest’ultima, due anni fa, ha anche ricoperto il ruolo di direttore sportivo e coordinatore dei settori giovanili. Una vera ed autentica icona del calcio marchigiano che ora piange uno dei suoi figli più illustri. In lacrime il nostro collaboratore Nunzio Foresi, amico personale di Pietro, grande dolore a Sant'Elpidio a Mare, il presidente Giuseppe Torresi è distrutto. La partita tra l'Elpidiense Cascinare e il Casoli (serie D) verrà quasi sicuramente rinviata. *

* la gara è stata rinviata


A NOME DI TUTTO IL FORUM E, SOPRATTUTTO, DI QUELLI DEL VECCHIO C.U.C. ESPRIMO IL PIU' SINCERO SENTIMENTO DI DOLORE. UN ALTRO PEZZO DI CALCIOVERO SE NA VA. RIPOSA IN PACE MISTER!
 
Top
view post Posted on 8/11/2008, 22:55

re delle mezzefacce

Group:
Administrator
Posts:
10,405

Status:


da quelliche.net di un anno fa circa


Pietro Durastanti: "Giro le Marche alla ricerca di giovani talenti"
La Redazione , mercoledì 26/09/2007, ore 00:00

Da ben quarantanni sulla breccia.
Pietro Durastanti rappresenta ormai un’icona del calcio dilettantistico marchigiano: oltre mille panchine sulle spalle, svariate esperienze nei club più blasonati della regione e una competenza invidiabile nel variopinto mondo dei settori giovanili. Vederlo momentaneamente fuori dal giro lascia quindi inevitabilmente perplessi. "Ma la voglia di tornare c’è, il campo mi manca parecchio - tiene a puntualizzare il navigato allenatore portorecanatese, la cui prima panchina risale alla stagione '66/'67 quando prese le redini degli esordienti del Portorecanati. - Quello del settore giovanile è stato ed è tutt’ora un mio cavallo di battaglia - ha affermato ai microfoni di “Radio Erre” - ma sono pronto anche a ritornare alla guida di una prima squadra. Entrare in corsa non mi entusiasma, vorrebbe dire fare le scarpe a qualcuno. Aspetto invece una proposta seria ed un buon progetto”. Sirolo, Potenza Picena, Porto Potenza, Tolentino, Loreto, Settempeda, Castelfidardo, Portorecanati, sono solo alcune delle squadre che ha allenato. Lo scorso anno ha ricoperto il ruolo di direttore sportivo e coordinatore dei settori giovanili alla Maceratese. Insomma, Durastanti è l’uomo giusto per fare il punto della situazione ad una manciata di giornate dal via dei campionati dilettantistici.

Durastanti, come trascorre le giornate un navigato allenatore come lei?

“Giro la regione alla ricerca dei giovani talenti marchigiani. Seguo le partite dei settori giovanili ma anche quelle della Serie D. Ad inizio campionato mi ero promesso di vederle da vicino e così è stato. Ho seguito il Tolentino, la Sangiustese e domenica scorsa il derby tra Recanatese e Maceratese”.

Domenica quindi era al “Tubaldi”. Quali impressioni ne ha ricavato?

“Mi attendevo una partita del genere. La Recanatese era costretta a far risultato e c’è riuscita grazie ad uno splendido secondo tempo. Ha approfittato del calo della Maceratese che invece mi ha sorpreso in negativo”.

Crede che nella prestazione dei biancorossi hanno influito gli infortuni ad inizio ripresa e l’indisponibilità di un uomo gol come Galli?

“L’assenza di un uomo come Mattoni si è fatta sentire. La sua presenza nel centrocampo è determinante. Lo è stato lo scorso anno e credo che lo sarà anche in questa stagione. Giorgio Galli è un’altra pedina determinante. Fa reparto da solo, copre la palla, forte coi piedi e micidiale di testa. E’ una prima punta completa e difficile da sostituire".

Come giudica la Recanatese, crede che le sue prestazioni siano troppo legate alla condizione fisica di Bellante?

“Difficile dare un giudizio obiettivo dopo aver visto un solo incontro. Mi piacerebbe vedere la squadra in un altro contesto, diverso da quello di domenica scorsa. Sicuramente le prestazioni di Bellante incideranno parecchio. E’ l’unico della squadra con le caratteristiche di una prima punta. Si da un gran da fare ma non so se riuscirà da solo a resistere l’urto di un’intero campionato. Forse avrebbe bisogno di una valida spalla. Per fare un esempio l’anno scorso la Maceratese ha iniziato a far punti dopo l’arrivo di una punta di peso come Giorgio Galli. I suoi gol l’anno trascinata praticamente alla salvezza".

Domenica ancora un derby per Maceratese e Recanatese. Tolentino per una, Centobuchi per l’altra. Come giudica queste due formazioni?

“Il Tolentino possiede un buon organico e ha tutte le carte in regola per mantenere l’attuale posizione di classifica. Il suo modulo di gioco penso che metterà in difficoltà diverse formazioni. Passando al Centobuchi, il suo terreno di gioco rappresenta un’ottimo alleato. Possiede però una squadra con una buona base tecnica ma c’è da vedere se questo Vidallè riuscirà a non far rimpiangere un uomo gol come Rosa che lo scorso anno ha praticamente sorretto da solo il reparto d’attacco”.

Uno sguardo all’Eccellenza. La sorprende il duo di testa formato da Pergolese ed Osimana?

“La Pergolese è sicuramente una buona squadra perché al gruppo dello scorso anno hanno aggiunto dei giocatori interessanti. Non pensavo però di vederla così presto davanti a tutte. L’Osimana non rappresenta invece una sorpresa. Quei tre la davanti fanno tremare. Schierare Bugiolacchi, Tomassini e Pacenti potrebbe sembrare un’assetto spregiudicato ma per ora sta dando i suoi frutti”.

Quale altra squadra potrà recitare un ruolo da protagonista?

“Difficile dirlo, l’equilibrio regna sovrano e quasi tutte hanno la possibilità di inserirsi in un discorso di vertice. Alle solite note c’è da aggiungere l’Urbino che si è rinforzato con l’arrivo di Avallone, la Cingolana e alcune out sider come ad esempio l’Elpidiense Cascinare”.

Per concludere, qual è lo stato di salute del vivaio marchigiano?

“Direi abbastanza buono. Non ho i dati aggiornati ma due anni fa ben ventisette ragazzi sono approdati fuori regione in formazioni professionistiche. Quest’anno c’è la grossa novità dei campionati nazionali, con le squadre allievi e giovanissimi delle società militanti in Serie D che avranno la possibilità di confrontarsi con quelle di Serie A e B. Un’opportunità che non può portare che giovamento e visibilità al calcio della nostra regione”.

(Mauro Nardi)

 
Top
view post Posted on 9/11/2008, 20:20

re delle mezzefacce

Group:
Administrator
Posts:
10,405

Status:


IL DRAMMA / Il popolare tecnico guidava gli Juniores dell’Elpidiense Cascinare. L’infarto fatale in Abruzzo
Mister Durastanti muore in campo


PORTO RECANATI - Più di mille panchine, una vita dedicata al calcio. Pietro Durastanti, 59 anni, uno dei tecnici più esperti e conosciuti della regione, è deceduto per un infarto ieri pomeriggio, mentre si trovava a Casoli con la squadra juniores dell’Elpidiense Cascinare, ultima tappa di una lunga carriera. In estate Durastanti, sempre molto attento ai settori giovanili, aveva accettato con entusiasmo l’invito dell’Elpidiense Cascinare di seguire la squadra degli under impegnata nel campionato nazionale. Il malore lo ha colto a Casoli, in Abruzzo. Soccorso dal 118, il cuore di mister Durastanti ha cessato di battere durante il trasporto con l’ambulanza verso l’ospedale. La notizia ha raggiunto Porto Recanati a pochi minuti dalla conclusione del derby di Prima Categoria tra gli arancioni ed il Villa Musone, vinto dal Porto Recanati per 2-0. Uno choc terribile per il figlio Christian, che aveva appena disputato una grande partita, e per tutti i presenti, increduli ed in lacrime. I dirigenti locali, legatissimi a Durastanti che per anni è stato responsabile del settore giovanile e ancora adesso collaborava, hanno ottenuto la sospensione della partita che gli Allievi stavano giocando contro l’Aurora Treia. Pietro Durastanti, originario di Porto Recanati, risiedeva da tempo a Potenza Picena. Tante le squadre che ha allenato, dall’Invicta Macerata nella stagione 76-77 al Loreto, guidato nelle stagioni 2001-2002 con la promozione in Prima Categoria. Ma la sua carriera in panchina era cominciata nel lontano 1966-67 con gli Esordienti del Porto Recanati. Dopo l’Invicta Macerata, Porto Potenza, Tolentino, Potenza Picena, Porto Recanati (82-83), Sambucheto, ancora Porto Recanati (84-85), Morrovalle, Loreto, Settempeda, Porto Potenza, Castelfidardo (guidato dal 1991 al 1995 per quattro campionati, con il salto in Promozione), quindi l’esperienza con il Loreto e con la Maceratese, come d.s. e coordinatore del settore giovanile. Pietro Durastanti aveva un interesse particolare verso le giovani leve. Durante la settimana, soprattutto ora che aveva raggiunto la pensione, girava come una trottola per i campetti della regione per seguire le partite dei campionati giovanili e nel suo ricco taccuino c’erano i nomi dei giovani che secondo la sua enorme esperienza potevano crescere bene e guadagnare importanti palcoscenici. Insieme a Cristian, che continuava la tradizione di famiglia, aveva scritto di recente un libro sui metodi di allenamento. Cristian è laureato in scienze motorie e aveva guidato l’intuito e lo studio di Pietro, autodidatta ma capace di elaborare pagine e pagine di schemi, esercizi fisici e tattici, tabelle, schede per la verifica del rendimento.

FRANCESCO FIORDOMO

Corriere Adriatico, 09.11.08





da RADIOC1, 09/11/2008

E' morto mister Pietro Durastanti
Il tecnico, simbolo del calcio dilettantistico marchigiano, è stato colpito da un infarto mentre si trovava in panchina



Pietro Durastanti, simbolo del calcio dilettantistico marchigiano, allenatore di vecchio corso e autore anche di pubblicazioni sul gioco del calcio, è morto nel pomeriggio. Il tecnico recanatese si trovava a Casoli con la formazione Juniores dell'Elpidiense Cascinare, di cui era allenatore. Stando alle poche indiscrezioni giunte nel pomeriggio, pare che Durastanti si sia accasciato a terra durante la partita. Soccorso immediatamente dai sanitari del 118 sarebbe però deceduto in ambulanza, durante il trasporto in Ospedale. A stroncare la sua esistenza, stando a quanto è dato sapere, sarebbe stato un arresto cardiocircolatorio. La notizia del tragico avvenimento ha presto fatto il giro dei campi marchigiani, generando grande sconforto tra dirigenti e tecnici. Tutti, infatti, conoscevano Pietro Durastanti, uomo simbolo del calcio dilettantistico marchigiano. Il figlio, Christian, giocatore del Portorecanati, è stato raggiunto dalla terribile notizia pochi minuti dopo il triplice fischio finale della gara tra il Portorecanati ed il Villa Musone.
 
Top
view post Posted on 12/11/2008, 14:59

re delle mezzefacce

Group:
Administrator
Posts:
10,405

Status:


Era il 1980 e in panchina c’era il compianto tecnico di Porto Recanati. Nonostante la mancata promozione in Interregionale i cremisi vennero festeggiati in Comune
Il Tolentino di mister Durastanti perse ai rigori col Corridonia
Quel maledetto spareggio


TOLENTINO - Mister Pietro Durastanti non c'è più. Il destino beffardo lo ha stroncato su un campo di calcio, il luogo che amava di più. Fra le tante esperienze della sua carriera, Pietro Durastanti è stato anche protagonista di una stagione indimenticabile nei ricordi dei tifosi del Tolentino. E' il giugno 1979 quando l'imprenditore Leonardo Del Dotto rileva l'Unione Sportiva Tolentino per una cifra di 80 milioni di lire. In panchina viene chiamato un nuovo allenatore per disputare un campionato di Promozione di buon livello. Fra gli acquisti importanti c'è quello del difensore Romano Carancini, oggi avvocato e consigliere comunale a Macerata. Ad ottobre la squadra disputa un'amichevole con l'Ascoli, allora in serie A. Il campionato si mette bene per i cremisi e a dicembre il Tolentino si laurea campione d'inverno in coabitazione con il Castelfidardo. Nel gennaio 1980, a Filottrano, si registra l'esordio stagionale di Giorgio Cimarelli, attuale allenatore dei Giovani Tolentino, mentre nella stessa partita Gigi Ruffini si frattura la caviglia sinistra in uno scontro fortuito di gioco che gli impedisce di rispondere alla convocazione nella rappresentativa Marche. La sosta natalizia appanna i cremisi e a febbraio Rosati viene esonerato dalla società. E qui entra in scena Pietro Durastanti, secondo di Rosati, al quale viene affidata la squadra insieme all'esperto Giovanni Compagnucci, tecnico del settore giovanile. Non mancano le giovani promesse lanciate dalla coppia Durastanti-Compagnucci: oltre a Carancini si mettono in luce Ciurlanti, Conti, Ferracuti, Stefano Gobbi (attuale medico sociale cremisi), Roberto Gobbi, Mario Francia, Gianfranco Ruffini. La scelta della società è vincente: i due nuovi allenatori del Tolentino inanellano una serie positiva impressionante fatta di otto vittorie e un pareggio in nove partite. Ma non è sufficiente per vincere il campionato, malgrado la rimonta sul Corridonia, raggiunto ma non superato in classifica. Per decidere chi poteva continuare a sognare la categoria superiore era necessario uno spareggio. Viene scelto il campo neutro dell'Helvia Recina di Macerata. E' il 4 maggio 1980 e i tempi regolamentari si chiudono con il risultato di parità, zero a zero che rimanda tutto ai supplementari. Anche i due tempi da quindici minuti si chiudono in pareggio, uno a uno, e per decretare la squadra vincitrice ci si affida alla lotteria dei calci di rigore. La sorte non sorride al Tolentino: Giuseppe Catasta fallisce il rigore decisivo e la squadra cremisi resta in Promozione (il Corridonia perse poi lo spareggio successivo). La squadra cremisi viene comunque festeggiata un paio di settimane più tardi in un ricevimento al quale prende parte un giovane attore emergente: Saverio Marconi. Il giovane Pietro Durastanti viene poi confermato sulla panchina del Tolentino per la stagione seguente.

ROBERTO SCORCELLA
 
Top
3 replies since 8/11/2008, 20:08   723 views
  Share