| Non facile da “digerire” per tutti i tifosi cremisi, visto l’amaro addio che ha caratterizzato l’ultima stagione a Tolentino, abbiamo voluto dare la possibilità a Fabio Favi di comunicare il proprio pensiero ed il proprio stato d’animo a tutti i tifosi cremisi. Ringraziamo il mister anche perché qualche domanda – non possiamo nasconderlo – si presentava un po’ “cattivella”.
FAVI, INNANZITUTTO LA DOBBIAMO CHIAMARE MISTER SOLTANTO O SI CIMENTERA' ANCHE QUEST'ANNO NEL RUOLO DI ALLENATORE-GIOCATORE?
No. Solo mister. Purtroppo a mio malincuore. Penso, però, che sia giunta l’ora appendere le cosiddette scarpette dopo tanti anni che ho giocato. Se voglio intraprendere bene questo lavoro, devo fare solo questo, quindi mi dispiace perché, a parte qualche chiletto in più, mi sento ancora bene. Credo che, però, sia giusto così
CHE EFFETTO LE FA RITORNARE A TOLENTINO DOPO L'AMARA RETROCESSIONE DALLA C/2?
Quella retrocessione? Rappresenta il groppo in gola che mi porto dietro da quel giorno. Ci tenevo a tornare perché secondo me era come un libro non concluso. E’ normale che scriveremo un altro capitolo completamente diverso perché lì ero un altra persona, mi sento cambiato, spero in meglio sicuramente, mi sento cresciuto. Ho commesso tanti errori in passato ed in questo momento ritorno con grande entusiasmo e con grande voglia di far bene. Sono felice di essere qua nuovamente.
CHE MESSAGGIO SI SENTE DI LANCIARE A QUEI TIFOSI CREMISI CHE NON SEMBRANO AVER TANTO GRADITO IL SUO RITORNO, PROPRIO PER QUELLA BRUTTA ANNATA? COME CERCHERA' DI RICONQUISTARLI?
Li capisco ed essendo tifoso anch’io, potrei essere anche d’accordo. Credo che l’unica medicina sia il campo e siano i risultati anche se mi piacerebbe che mi giudicassero per il lavoro per la passione e per l’onestà che ci metto comunque e sempre in qualsiasi situazione. Lo dico perché ci tengo a sottolineare che commetterò errori e ci saranno domeniche in cui sbaglierò formazione, cambi e sbaglierò anche qualche altra cosa. Però quello che voglio – e su questo garantisco il massimo impegno - è che i tifosi non possano mai mettere in discussione la mia professionalità.
SARA' IMPORTANTE ANCHE IL PARCO GIOCATORI CHE LE METTERANNO A DISPOSIZIONE. QUANTI GIOCATORI VERRANNNO CONFERMATI. QUALI SONO GLI OBIETTIVI CHE LA SOCIETA' LE HA FISSATO?
I giocatori che riconfermerei sono quattro: Morbidoni, Savini, Rossini e Monti. Tutto, ovviamente, dipende dalla società. L’obiettivo è quello, insieme alla società, di fare le cose serie, nel senso che ognuno avrà il suo compito e quindi, per quanto mi riguarda cercheremo di costruire una squadra che sia all’altezza del nome e della fama calcistica del Tolentino. L’obiettivo principale è quello di crescere e far bene, poi purtroppo nel calcio è facile far male e difficile far bene perché una sola vince e tutte le altre perdono. Però, ripeto, credo che se si fanno le cose come vanno fatte per bene, si possa far calcio in maniera degna.
SI VOCIFERA CHE DA CHIARAVALLE LA SEGUIRANNO ALMENO DUE O TRE BIAGIOTTI. CONFERMA?
Ci sono dei buoni giocatori con cui avrei piacere di lavorare ancora insieme. Attendiamo il mercato. E’ una cosa possibile. Altrimenti altre sono le piste che seguiremo.
SI PARLA DI RIPESCAGGIO. DUE DOMANDE. LEI CI CREDE? NON RITIENE CHE PER ORA LA CAMPAGNA ACQUISTI DEL TOLENTINO SIA PARTITA UN PO' TROPPO IN SORDINA, LADDOVE DOVESSE ACCADERE DI ESSERE RIAMMESSI IN SERIE D?
Ci spero più che altro. Ci spero, però, noi faremo la squadra per l’eccellenza, ci sentiamo in eccellenza e credo che sia giusto così. La campagna non è partita in sordina perché ancora deve partire, abbiamo prima la necessità di chiarire la posizione con i quattro giocatori sopra menzionati. Una volta accertate le loro disponibilità andremo avanti, anche perché ricoprono quattro ruoli fondamentali.
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