| Corriere Adriatico del 28.05.2008
Il sogno del ripescaggio
TOLENTINO - La speranza di non retrocedere in Eccellenza dopo 15 anni è ora attaccata al filo sottile del ripescaggio in serie D. Le possibilità ci sono, perchè nella graduatoria della Lega si terrà conto di fattori diversi come il settore giovanile, il bacino d'utenza, le strutture sportive e tanto altro ancora. Ma le possibilità, ad onor del vero, non appaiono elevatissime. La certezza è che, malgrado la delusione per il suo primo anno di presidenza, Giorgio Longhi resterà in sella al Tolentino anche per la prossima stagione, avendo al suo fianco una persona di provata esperienza come Ivano Ercoli per affrontare un campionato ricco di insidie dove ci si dovrà confrontare con realtà come Civitanova, Jesi, Osimo, Chiaravalle.
Romagnoli: “Si ricomincia daccapo. La retrocessione potrebbe essere di danno al settore giovanile” “Dalla delusione parta la voglia di riscatto”. L’ex presidente Ercoli incita tutti a non mollare. L’assessore Seri chiede compatezza
TOLENTINO - La delusione è tangibile. La retrocessione del Tolentino nel campionato regionale di Eccellenza, sebbene fosse nell'aria ormai da qualche settimana, non è stata digerita dalla tifoseria che, di certo, ad inizio stagione non si sarebbe mai aspettata di scendere di categoria. Ma la palla, si sa, è rotonda, e il 25 maggio la squadra cremisi è stata condannata a ripartire dall'Eccellenza proprio nella stagione in cui l'Us Tolentino festeggerà i suoi 90 anni di storia. E' stata, infatti, fondata nell'agosto del 1919.
Ma la parola d'ordine, ora, è quella di rimanere compatti e uniti per ripartire più forti di prima e non disperdere un patrimonio di tutta la città. Di questo avviso è l'assessore comunale allo Sport, Massimo Marco Seri: E' evidente che c'è forte dispiacere per la retrocessione. Al di là delle scelte tecniche su cui non possiamo intervenire, credo che questo sia il momento di dimostrare la compattezza e la solidità di una società con novanta anni di storia. Capisco l'amarezza dei tifosi, ma chiedo loro di essere comunque orgogliosi della tradizione dell'Unione Sportiva Tolentino e nello stile che l'ha contraddistinta in questi anni. A giugno ospiteremo le finali nazionali della serie D e la scelta della Lega Dilettanti non è arrivata solo per meriti sportivi, ma anche grazie al frutto del lavoro svolto negli anni. Come Amministrazione noi continueremo ad essere vicini alla società e grazie a questa sinergia i risultati poi arriveranno per forza.
Ivano Ercoli, dopo quindici anni di presidenza, aveva lasciato all'inizio della stagione, ma ha vissuto con grande intensità gli accadimenti del campionato. E' un dolore atroce. Dopo le prime partite non ci saremmo certo aspettati di retrocedere. Ora è giusto analizzare gli errori, ma non bisogna soffermarsi troppo su ciò che è stato. Si rischia di intorpidirsi la mente. Questo è lo sport: dalla sconfitta e dalla delusione deve rinascere la voglia di ricominciare e fare meglio. La nostra fortuna è quella di avere un gruppo di dirigenti locali giovani, motivati e che amano questi colori. Sono persone piene di orgoglio e buona volontà e sono certo che nutrono un grande spirito di rivalsa. Questo è rassicurante per il futuro. La città di Tolentino deve essere grata a chi mette nel calcio la faccia, i soldi, l'impegno, il tempo sottratto alle famiglie. Come ex presidente di lungo corso, sono veramente fiero di condividere la passione per i colori cremisi insieme all'attuale presidente Giorgio Longhi che, ne sono certo, ci farà togliere tante soddisfazioni. Sono orgoglioso e fiero che sia stato lui a prendere il mio posto, insieme a tutti gli altri dirigenti che da tanti anni lavorano nell'ombra, senza apparire sui giornali, ma che sono preziosissimi sia sotto l'aspetto economico che dell'impegno. Questa è la forza dell'Unione Sportiva Tolentino: pur nella tristezza della retrocessione, ritrovarsi il giorno dopo per vedere in che modo poter ricominciare e stringersi intorno alla passione per la maglia cremisi.
E' stato assessore comunale allo Sport, oggi è assessore provinciale ai Trasporti, ma domenica in Abruzzo guidava un gruppo di tifosi cremisi. Per l'avvocato Marco Romagnoli Si ricomincia daccapo. Mi dispiace molto perchè la retrocessione potrebbe essere di danno al settore giovanile per il quale insieme all'allora presidente Ercoli abbiamo fatto tanto. L'unica soluzione possibile è una forte risposta da parte della città a livello di una sorta di azionariato popolare. Lancio a tutti i tifosi un appello a tal fine.
ROBERTO SCORCELLA,
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