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| | PIRACCINI SCEGLI TU COME VUOI COMPLICARTI LA VITA DOMENICA VIVARINI HA UNA VOGLIA MATTA DI FESTEGGIARE LA SUA SALVEZZA-MIRACOLO Il tecnico del Canistro all'ultimo ostacolo della stagione: nella gara di ritorno con il Tolentino basta anche un pareggio per restare in serie D. «Ci teniamo tantissimo, per noi e per tutte le abruzzesi che ci tiferanno» DALLA REDAZIONE - Poteva chiuderlo domenica scorsa questo capolavoro calcistico che sa tanto di miracolo. Il Luco Canistro, a Tolentino, a dieci minuti dal termine della gara d'andata dei play-out era in vantaggio per due a zero. Uno sciagurato finale è costato il pari nei minuti di recupero. Se Vincenzo Vivarini riuscisse a salvare la squadra marsicana, otterrebbe un grande risultato, pari alla vittoria di un campionato. Salvezza a cui nessuno credeva più prima del suo arrivo, quando ormai al Canistro nessuno dava più credito. E' stata brava la società a scegliere questo allenatore, ma sopratutto bravo Vivarini che si è rimboccato le maniche e, senza la puzza sotto il naso di chi aveva allenato il Pescara in serie B, ha cambiato tutto. Basti pensare che, anche dopo le sue prime uscite, dove ha rimediato solo sconfitte, vedendo giocare la squadra tutto lambiente era fiducioso nel credere che i risultati non potevano che arrivare. Vivarini, un ultimo sforzo per compiere questo piccolo grande capolavoro. "Ci tenevo tanto a fare bene a Canistro. Al mio arrivo la classifica era molto deficitaria: siamo riusciti a lavorare bene, grosso merito va alla società, e ai tifosi, che mi hanno lasciato lavorare in tranquillità nonostante le grandi difficoltà del momento. Ci siamo rimboccati le maniche e siamo ripartiti, abbiamo perso le prime partite perché non eravamo ben rodati, poi la svolta: dalla prima vittoria abbiamo ottenuto una serie di risultati importanti, abbiamo quasi vinto sempre, pareggiato una sola volta. Un ruolino da prima della classe, ma se non completiamo lopera domenica in casa contro il Tolentino sarebbe come aver buttato alle ortiche tutto quello fatto di buono fino ad adesso. Sarebbe un vero peccato". Poteva chiudere il discorso salvezza già da domenica scorsa: a dieci minuti dal termine conduceva per due a zero. Come mai quel finale? Cos'è successo? "Sinceramente, la potevamo chiudere ancora prima, contro la Santegidiese. Se avessimo avuto un approccio diverso in quella gara forse adesso sarebbe tutto diverso, anche se non posso rimproverare nulla ai ragazzi, abbiamo trovato un giocatore che ci ha fatto saltare tutti gli schemi: Buonocore, sicuramente di categoria superiore. Nonostante i raddoppi di marcatura, la particolare cura nellevitare le traiettorie dei passaggi verso di lui, è riuscito lo stesso a fare la differenza. Quella è stata la gara che ci poteva consegnare la salvezza diretta, poi speravamo in una vittoria dellAngolana contro la Maceratese, per un eventuale spareggio e nemmeno li siamo stati fortunati. Domenica poi sembrava che avessimo già chiuso il discorso salvezza, dopo un primo tempo giocato alla perfezione, andando in doppio vantaggio, invece il Tolentino ha reagito. Ma non dimentichiamo che la squadra marchigiana ha dei giocatori potenzialmente molto forti. Erano partiti per fare ben altro campionato, difatti nel secondo tempo abbiamo allentato un po la presa concedendo qualche piccolo spazio, ho dovuto fare qualche sostituzione forzata per dei problemi fisici di alcuni miei giocatori e loro sono riusciti a pareggiare". Domenica è vietato sbagliare: come intende affrontare questa gara che vale un'intera stagione? "Il primo obiettivo che dobbiamo avere alla ripresa degli allenamenti è quello di trasformare lamarezza della mancata vittoria in determinazione, concentrazione e grinta, dobbiamo subito rimettere a posto il cervello, e pensare esclusivamente alla gara, e ripetere il primo tempo di domenica scorsa, concedendo poco ai nostri avversari che sono molto bravi nel palleggio. Ho molta fiducia nei miei ragazzi, abbiamo lavorato bene, ci siamo impegnati al massimo, domenica sera speriamo di poter festeggiare tutti insieme". LAbruzzo calcistico farà il tifo per la sua squadra. Se, come si augurano tutti, il Luco Canistro si salvasse, si libererebbero dei posti per eventuali ripescaggi a catena in tutte le categorie. Più di tutti, avrà il tifo sfrenato di Alba Adriatica e Guardiagrele, che eviterebbero un eventuale spareggio-salvezza. E' uno stimolo questo o vi lascia indifferenti? "No, io ci penso e anche tanto, seguo tantissimo il campionato di Eccellenza e mi è dispiaciuto che dopo alcuni anni che in serie D vincevano squadre abruzzesi, sia stata una squadra marchigiana ad aver avuto la meglio. Credo che non sia il caso nemmeno di dirlo, che ci metterò il cuore, per portare in alto i colori dellAbruzzo e farò di tutto per far salvare il Luco Canistro, portando così dei benefici a tante squadre della mia regione". Uno sguardo al futuro: il suo nome è stato accostato a tante panchine, alcune anche di grande prestigio. E' richiestissimo, come vive questo momento? Sta valutando qualcosa? "Tutto questo mi fa piacere, inutile negarlo, in questi anni mi sono impegnato sempre al massimo per cercare di imparare bene questo mestiere, prima di farlo bisogna studiare bene, fare attenzione a tanti particolari, aggiornarsi sempre, vedere allopera dei colleghi famosi per carpire qualche loro segreto. E' importante la gestione dello spogliatoio, della società, dei giornalisti, bisogna essere bravi in tanti aspetti, non solo in quelli tecnico-tattici. In questi anni ho fatto tanta gavetta e sono contento che in questo momento sia molto richiesto. Certo, ho avuto diversi contatti ma adesso il mio pensiero va solo a domenica, voglio centrare questa salvezza a cui tengo tantissimo, per me, per la società, per i giocatori e per tutti i tifosi". Un grande in bocca al lupo a Vincenzo Vivarini: questa salvezza se la merita. E avrà il sapore di una promozione. Auguri per un radioso futuro. Maurizio Flacco Mercoledi, 21 Maggio 2008
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