| penso che un sogno così non ritorni mai più…
Nel tardo pomeriggio della terza domenica di aprile sapremo se per il Tole e chi lo ama il campionato sarà giunto al termine, con un ritorno in quarta serie che avrebbe del clamoroso, o se occorrerà andare a spareggiare nei play off. Quel che è, sin da ora, certo è che nessuno poteva prevedere, a quasi due anni dal fallimento dell’UST griffato “triade”, che i faccioni dei cremisi potessero ancora riempire le pagine dei quotidiani locali tutti intenti a raccontare il big match-spareggio del “Della Vittoria”. Il mezzo miracolo si è compiuto. E questo non verrà assolutamente cancellato dalla classifica con cui passerà agli annali il campionato di Eccellenza Marche 2014/2015. Una truppa di ragazzotti, tutti eroi senza gloria, composta da ben dodici “scalcia palloni” figli del locale settore giovanile, è riuscita a tenere testa sino a novanta minuti dalla fine a tante altre ricche compagini infarcite di blasonati piedi che sino a ieri avevano calcato palcoscenici di primo livello. Il merito è, innanzitutto, proprio loro, di questi generosi e bravi ragazzi che ci hanno creduto sempre mettendoci tutto quel che avevano (e qualche volta anche quello che non avevano avuto in dono da madre natura) per onorare la storica casacca. Il merito è, ovviamente, anche del loro condottiero. Del mite quanto capace “Mandrake” Clementi che, non sentendo ragioni, ha voluto imporre a tutti il proprio credo calcistico e valoriale. Si dirà che avendo una formazione più cattiva e meno protesa a giocare il calcio si poteva avere qualche punto in più, ma questo non è affatto vero. Questo, amici cari, è grazie a Dio il nostro Tole. Una squadra che sa far punti solo ed esclusivamente giocando al calcio, anche eccellentemente, divertendosi e cercando sempre la vittoria. Senza questo spirito non sarebbe stato il Tole di Clementi, di Minopoli e Ruggeri. Senza questo approccio staremmo a parlare, si e no, di scampato pericolo dalla retrocessione. Ed ecco, allora, spuntare il merito di un'altra mezza faccia d.o.c.: il direttore generale Roberto Chiavari. Lo spigoloso direttore è stato capace, con le quattro castagne lesse messegli a disposizione, di saper selezionare un gruppo di persone ottime nel menar la palla ma, soprattutto brave, come uomini. Uomini appassionati di calcio, uomini per cui vestire la maglia cremisi è di per se un elemento di immensa gioia. Il loro impegno domenicale ne è chiara dimostrazione. Il merito è di chi, poi, quelle poche, ma indispensabili, castagne lesse se le ha tolte dalla tasca pur di consentire alla quasi centenaria storia del calcio tolentinate di continuare. Non parliamo solo del sodalizio dirigenziale, ma anche di coloro che generosamente ci hanno messo del proprio anche senza apparire. Dai coraggiosi sponsor a quelle persone innamorate del Tole che pur di acquistare una quota sociale hanno passato l’estate a raccogliere euro a destra ed a manca. Il merito è di quella “sporca mezza centinaia” che ovunque ha seguito la squadra non facendole mai mancare il proprio sentimento di vero amore. Il merito è di chi ha deciso di dedicare gratuitamente il proprio tempo, troppo a sentire qualche familiare, alla causa cremisi, per essere presenti quando e dove ce ne era bisogno. Il tutto, senza guadagnarsi nemmeno un cencio di nome sul giornale. Ogni domenica sono, però, li. Dove serve li trovi. Sia che si tratti di strappar biglietti all’ingresso o di correre al quadro generale per accendere l’interruttore dei riflettori nelle buie giornate invernali. E’ per la generosità di tutti questi uomini (e donne!) se oggi stiamo vivendo questa settimana di autentica ed irrepetibile passione. L’auspicio è che domenica prossima ritornino a CASA tutti coloro che hanno il Tole nel cuore. Il loro sostegno sarà indispensabile per riuscire in quella che si presenta come un’impresa assai difficile. Già, perché battere la Folgore sarebbe un evento da collocare tra le gesta storiche che hanno caratterizzato la presenza nel calcio dell’UST. Ci troveremo di fronte giocatori dannatamente forti e dannatamente esperti. La differenza dei rimborsi è nota e non ci interessa ribadirla. Sconfiggere Pazzi, Arcolai, Bolzan e Chiodini (giusto per far qualche nome) è cosa che impone una risposta corale da parte di tutto il popolo cremisi, sia in campo che fuori. Non sappiamo come andrà finire. Sappiamo solo che nelle favole avrebbe vinto il Tole, ma che la realtà è ben diversa. Sogniamo in questi giorni il ritorno in D, proviamo domenica a prendere nelle nostre mani la cruda realtà per tentare di farla coincidere con questo sogno che teniamo nel cuore da tantissimo, troppo, tempo. Contro ogni pronostico siamo ancora qua. Contro ogni pronostico proviamo a riprenderci la D. Potremmo sin da oggi dire che comunque vada sarà un successo, cosa innegabile oltretutto. Ma da oggi sino a domenica vogliamo urlare al cielo un solo grido: VULIMO VIGNE!!! VULIMO LA D!!!
la classifica del girone di ritorno (14 partite)…
Montegiorgio 28 Vismara 28 Tolentino 27 Folgore M. 25 A.G. Colbordolo 24 Monticelli 24 Corridonia 23 Porto d Ascoli 21 Atletico Alma 18 Biagio Nazzaro 18 Urbania 18 Grottammare 15 Trodica 12 Vigor Senigallia 9 Forsempronese 5 Portorecanati 5
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