| Sorrido, anche se in me monta una rabbia feroce che non sempre riesco a tenermi dentro, quando incontrando qualche mio collega tifoso del Tole mi sento chiedere "entrà nisciù in società?". Per noi calciomaniaci non c'è bisogno di tradurre il significato della domanda, proponendola si chiede in definitiva se è alle viste l'ingresso in società di un qualche milionario che sia disposto a buttar soldi a palate sul Tole. Mi domando e vi domando: è questo il problema prioritario che abbiamo? E certo, se ci fosse uno che pensasse a tutto di tasca sua sarebbe meglio che si. Ma queste cose succedono solo nelle favole, il cui esito, peraltro, come abbiamo potuto constatare di persona, non è sempre a lieto fine. Dove voglio arrivare con queste mie due righe? Certamente non nel dolermi perchè quelli che si e ci domandano "chi entra?" dovrebbero magari dire "grazie" dopo aver assestato a chi non dovrà "entrare", perchè già c'è e c'ha messo la faccia, una bella pacca sulla spalla di incoraggiamento. Il 99% di coloro che auspicano l'arrivo degli sceicchi non viene mai allo stadio, legge si e no i risultati al bar (così almeno non spende l'euro necessario ad acquistare il giornale) e, di media, spende 300/400 euro l'anno per vedere - culo sopra la poltrona - serie A e champion's league. Ecco, voi che amate quel calcio non entrate. E' decisamente meglio. I veri tifosi cremisi, quelli che hanno capito che il Tole o è di tutti o sparisce nel giro di qualche mese, queste domande del cacchio non solo non le fanno a chi tira la carretta ma non se le pongono nemmeno. Chi ama il Tole, semmai, si pone questo quesito "chi esce dalla società tra dirigenti, soci, sponsors, sostenitori, abbonati e gente che va quasi sempre allo stadio?" per poi rispondersi, con un filino di preoccupazione, con un auspicio: "speriamo nisciù!". Avanti Mezzefacce, il Tole e la sua storia hanno bisogno di tutti noi, nessuno escluso!!!
Edited by ZIO CORE - 19/7/2014, 21:29
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