| TE LO DICO IO CHE CAZZO RIMANE DI QUESTA STORIA LUNGA 94 ANNI:
restano gli amici, quelli che dove andavi andavi, in campi di merda pieni di terra ad urlare a squarciagola la tua appartenenza; restano i ricordi, quelli che ti assalgono, i panini comprati il giorno prima per imbottirli di salame, il vino, la birra, i coca-havana, il vino cotto; restano i biglietti a 15 euro in campi dove neanche Cristo, che si era fermato ad Eboli, avrebbe messo piede; restano i pianti per le retrocessioni, quei giorni in cui il mondo poteva anche crollarti addosso che tanto non ti faceva male; restano i pianti di gioia per le promozioni o per le finali vinte in cui anche se il tuo migliore amico ti confidava di chiavarsi la tua ragazza te ci ridevi su e lo prendevi per il culo; resta il profumo che respiravi prima degli scontri importanti al "della vittoria", in quegli attimi in cui pianificavi a tavolino per una settimana la coreografia e poi andava a puttane per un cartocino bianco in un posto da cartoncino nero per colpa di un idiota di merda; restano le castagnate intorno al fuoco fino alle 4 del mattino a parlare di vecchie glorie e di scontri con le tifoserie nemiche o a prendersi simpaticamente a padellate sul culo solo per scherzo; restano le grida che ascoltano chi č costretto a rimanere fuori perchč ha inseguito un ideale ed invece ha trovato una finta giustizia pronta a crocefiggere chi sogna e a glorificare chi imbroglia; restano le risse che a testa alta non ci hanno mai visto sconfitti o di spalle, restano le risa goliardiche nei posti impensabili, restano le amichevoli presidiate per non concedere al nemico l'onore di essere li da solo; restano i milioni di euro spesi in tutti questi anni per stare vicino alla squadra; restano i fratelli che anche senza soldi ti dicevano di salire sul pullman che non c'erano problemi e te che non ti sentivi un peso ma ti sentivi un grande tra i grandi; restano i litigi e le incomprensioni; restano i sentimenti di chi si č conosciuto e sposato grazie alla gradinata; restano le alzatacce alle 5 di mattino per andare al nord; restano i fratelli osimani, noi che come nessun altra cosa abbiamo reso Tolentino ed Osimo un unica cittą, restano i ricordi, indelebili, di un attimo, di un posto, una frazione di secondo che ha sovvertito la vita di tutti noi, che ci ha fatto innamorare, che ci ha fatto vivere per amare, AMORE con la A E TUTTO IL RESTO MAIUSCOLO, che ci ha fatto sudare, bestemmiare, ubriacare, incazzare, che ci ha resi eroi, merde, unici. RESTATE VOI TUTTI CHE MI AVETE FATTO VIVERE LE EMOZIONI PIU' BELLE, UNICHE, AMICI MIEI RESTIAMO NOI CHE IL CREMISI CI SCORRE NELLE VENE E CI RENDE ANCORA PIU' ORGOGLIOSI DI ESSERE TOLENTINATI!
*AVANTI GRADINATA E. PALLORITO*
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