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| R.D.CARLINO, lunedì 10.6.13
TOLENTINO, LA SALVEZZA E' UNA CORSA AD OSTACOLI
Tolentino. FANNO ANCORA discutere le dichiarazioni di Paolo Cellini, presidente di lungo corso del Comitato regionale Figc, il quale, riferendosi al fallimento del Tolentino ha detto che i titoli sportivi, che altro non sono che il riconoscimento della Figc di una società e di quanto questa s'è conquistata sul campo, non sono oggetto di compravendita. E questo in base all'art.52 delle Noif (norme organizzative interne federali) che dice che <in nessun caso il titolo può essere oggetto di valutazione economica o di cessione>. Come dire anche che chiunque rilevasse il Tolentino non ripartirebbe dall'Eccellenza. E questo forse è vero, mentre appaiono condivisibili le norme federali perchè dovrebbero evitare operazioni diciamo strane. In teoria, perchè in pratica sembra accada l'esatto contrario con il titolo sportivo che risulta come qualcosa che abbia in effetti un reale valore economico. Tanto che in presenza di fallimento, un'altra società locale, con il cosiddetto lodo Petrucci, può acquisire il titolo e iscriversi ad una categoria inferiore. Lo dimostrerebbero le tante operazioni che finora si sono già registrate, talvolta anche con ricorso a vari escamotages. Interpretazioni a parte, è certo però che per salvare il Tolentino occorre fare molto in fretta perchè è stato fissato al 24 giugno il termine per presentare alla Figc le domande di affiliazione per la stagione 2013-14. Più che una corsa contro il tempo, quindi, al di là delle dichiarazioni d'intenti di presunte cordate (Settore giovanile cremisi, Giovani Tolentino e altri) ormai si tratta di una corsa ad ostacoli. Nella quale si sarebbe inserito anche un imprenditore romano il cui legale ha già preso contatto con il sindaco Pezzanesi e che a giorni dovrebbe incontrarlo. Nel frattempo la petizione dei tifosi <ridateci il pallone> che tende anche a scongiurare manovre occulte da parte della vecchia proprietà, ha superato le mille firme di adesione, mentre c'è chi ipotizza che sulle maglie cremisi il prossimo anno possa campeggiare il nome di una nota azienda locale.
Carlo Simonetti
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