| R.D.CARLINO, giovedì 23 maggio 2013
TOLENTINO, TIFOSI INFEROCITI E PREOCCUPATI Calcio e debiti. Adesso è corsa contro il tempo per mantenere la categoria della società dichiarata fallita
Tolentino. PUO' ANCHE far piacere essere ricordati. Stavolta sicuramente no. E' la sorte, inevitabile, che d'ora in poi toccherà agli attuali soci e amministratori dell'Ust che non solo i tifosi cremisi ricorderanno come gli unici che, in 94 anni di storia, abbiano fatto fallire l'Unione sportiva Tolentino srl. Cioè il Tolentino calcio. Per giunta dopo un'annata in cui s'è speso poco e ottenuto tanto. Prima, con Neroni, Massi, Borgiani, Cappelletti, Del Dotto, Balzi, Ercoli, tanto per citare alcuni dei presidenti dello storico club cremisi fondato nel 1919 e senza bisogno di ricordare i numerosi dirigenti che ci hanno messo tanto impegno e tanti soldi, non era mai successo. Gente che pure ha avuto le sue difficoltà, talvolta anche grandi, ma che è sempre riuscita a proseguire l'attività in Promozione, Cnd, serie D, C2, Eccellenza. Ora non si sa. Forse, con nuovi dirigenti, il Tolentino potrebbe ripartire con un nuovo nome dalla terza o prima categoria. Oppure, previa fusione con altre realtà locali (Elfa, Giovani Tolentino, Juventus club) dalla Promozione o dall'Eccellenza, previo acquisto del titolo sportivo cremisi e sempre con nuovo nome e nuovi dirigenti. Che potrebbero anche essere quelli dell'attuale settore giovanile cremisi che concluderanno i loro campionati e tornei, di fatto bloccati martedì dal fallimento, grazie ad una deroga di un mese che dovrebbe essere concessa dal curatore, l'avvocato Massimo Bertola. E a proposito di titoli sportivi viene da chiedersi quanto valga quello del Tolentino (30-40 mila euro?) dato che anch'esso fa parte del patrimonio che verrà venduto dal curatore, salvo ricorsi sulla sentenza il cui esito però si potrebbe avere non prima di tre-quattro mesi. Questo perchè a breve il presidente della Figc dovrebbe procedere alla cancellazione della matricola dell'U.S.Tolentino dai registri federali. Che, come accennato, forse ripartirà con una nuova. Ma non sarà la stessa cosa, con tifosi e squadra cremisi che dovranno anche sopportare il poco simpatico epiteto "falliti", prima riservato ad altri club. Tifosi, per inciso, che sono a dir poco inferociti per quanto sta accadendo e in apprensione perchè ci sono scadenze ravvicinate da rispettare (per esempio, entro luglio, l'iscrizione al campionato). Dopo il fallimento, insomma, ora inizierà un'estenuante corsa a tappe forzate e contro il tempo. Che forse poteva essere evitata.
Carlo Simonetti
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