| R.D.CARLINO, martedì 2.4.13
TOLENTINO ALLA RICERCA DELLA SALVEZZA SUL CAMPO Ci sono anche problemi societari
Tolentino. LA SQUADRA cremisi di Luigi Zaini ricomincerà oggi ad allenarsi. E lo farà a ranghi completi essendo rientrati anche Lori, Kakuli e Iori che con la rappresentativa juniores delle Marche hanno partecipato in Sardegna al 52' Torneo delle regioni (l'altro cremisi, Luca Domenicucci, vi ha preso parte con i giovanissimi). Torneo dal quale tutte le marchigiane sono purtroppo uscite dopo le eliminatorie. Ricomincia in vista della difficile gara di Spinetoli contro il Pagliare, il cui esito potrebbe significare molto circa la matematica salvezza. Una parola, salvezza, che ha però assunto una valenza irreale vista la gravità della situazione finanziaria del glorioso club. Che, salvo o no sul campo, dovrà affrontare le conseguenze di eventi dirompenti. Anche in passato ci sono stati momenti difficili, ma sono stati superati: di così gravi, invece, non s'erano mai registrati. Parliamo della vertenza per presunti lavori non pagati all'impresa Soico, che aveva portato al pignoramento dei cartellini dei giocatori, poi rientrato, della successiva e volontaria messa in liquidazione della società e del fallimento richiesto dalla stessa Soico. Accadimenti dai quali è scaturita la rottura del consolidato rapporto con l'amministrazione comunale sancita dalla nota con cui l'Ust ha comunicato che il 30 aprile restituirà gli impianti sportivi in gestione e dalla inevitabile delibera di fine marzo del Comune, che non ha neppure escluso azioni di rivalsa, di chiusura di ogni tipo di relazione con l'Ust. Il tutto frutto del concatenarsi di situazioni in cui molti soggetti non hanno certo brillato per comunicazioni e tempismo. Meno che mai quanti dovevano controllare, quanti sapevano e sono stati zitti, quanti hanno operato senza darne avviso. Se ciò fosse avvenuto, forse la situazione non sarebbe precipitata. Cos'altro aggiungere? Poco, se non della profonda amarezza di chi deve fare cronaca per giunta in un contesto tanto nebuloso e approssimativo e della legittima rabbia dei tifosi che non intendono accettare la morte dei colori cremisi. E se morte sarà, chi s'è preso questa responsabilità s'è anche assicurato di restare a imperitura memoria.
Carlo Simonetti
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