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| E’ finita come doveva finire. L’insipienza dei padroni del vapore ha condotto l’U.S. Tolentino alla morte più sciocca, quella a cui non si accompagna un minimo di dignità. Passeranno alla storia anche per questo.
Senza dare possibilità ad alcuno di mettervi becco, in totale segreto, hanno scelto, dapprima, di liquidare una società sportiva così come fosse una botteguccia.
Poi non hanno inteso pagare (e qui arriviamo al fallimento) una fattura il cui importo non era dovuto. Il non pagare una somma non dovuta è giusto, ci mancherebbe. Ma qua tutti abbiamo sentito parlare di “debito inesistente”. Di fronte ad una fattura senza causale anche il più scemo dei tolentinati (persino il sottoscritto) avrebbe immediatamente segnalato la cosa alla Procura della Repubblica ed alla Guardia di Finanza. Qua invece la cosa non è accaduta. Forse un giorno sapremo il perché.
Oggi sappiamo che oltre alla storia dell’UST viene devastato un settore giovanile, vengono gravati i tolentinati di 218 mila euro di debito nei confronti del Comune e, verosimilmente, ancora altri nei confronti dell’erario.
Vani sono stati i consigli amichevoli e meno di ritornare sui passi intrapresi. Personalmente ho pagato a caro prezzo questa sovraesposizione. Me ne hanno dette di tutti i colori: “amico della soico”, “mitomane”, “egocentrico” sino a voler far passare la mia passione verso la maglia cremisi per un maldestro tentativo di cavalcare la tigre per meri fini elettoralistici. Per alcuni il “doppio fine” è motore di ogni azione, non si può pensare che altri non lo abbiano…. In questo momento di amarezza profonda avrei davvero voluto essere lo scemo del villaggio, colui che pur di affermare la propria esistenza era pronto a sproloquiare su tutto. Invece….
Per nulla consolato dal fatto di aver previsto con largo anticipo e nel dettaglio l’epilogo di questa schifosa vicenda rivolgo un accurato appello a tutti i cuori cremisi. Ci siamo liberati di un modo di stare nel calcio che non ci è mai piaciuto. Ripartiamo dagli esempi generosi dei vari Ercoli, Del Dotto e Gentili. Anche se sono altri tempi, anche dal punto di vista economico, facciamo quadrato. Ripartiamo dai giovani tolentinati e mettiamoci un po’ del nostro. Facciamolo tutti insieme.
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