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Cicchi teme Melchiorri: “L’importante sarà fare un gol in più di loro” di Piero Paoletti
Macerata. Mancano due giorni al derby tra Maceratese e Tolentino che domenica alle 16 all’Helvia Recina si affronteranno da capolista. Il match potrebbe decidere le sorti di un campionato entusiasmante grazie a questa sfida infinita. “Per quello che hanno fatto vedere quest’anno, entrambe le squadre meriterebbero il salto di categoria - dice il direttore sportivo della Maceratese, Claudio Cicchi -. Le due società hanno un glorioso passato alle loro spalle e l'Eccellenza sta stretta sia a noi che a loro. Credo proprio che chi vincerà questa partita, potrà mettere una seria ipoteca sul successo finale. Noi abbiamo la fortuna di giocare davanti al nostro meraviglioso pubblico che ci ha sempre seguito con entusiasmo. Anche se ci mancheranno Benfatto, Giandomenico e Eclizietta, faremo di tutto per vincere”. Tre punti che valgono tantissimo. “Entrambe le squadre hanno i mezzi per vincere - dice ancora Cicchi -. Il Tolentino, contro la Cingolana, ha dimostrato di attraversare uno splendido periodo di forma, ma noi non siamo da meno. Di Fabio è riuscito a dare ai nostri ragazzi quella mentalità vincente che solo le grandi squadre possiedono”. A decidere il match potrebbe essere un episodio o vincerà chi giocherà meglio? Cicchi prova a rispondere: “Il Tolentino è una squadra forte ed equilibrata in tutti i reparti. Logicamente Melchiorri, capocannoniere del campionato con 20 gol, merita tutta l’attenzione possibile perché è un grande talento, ma anche Iacoponi, Iommi, Angelini, Capparuccia, Sabbatini, Fermani e Tartabini sono elementi di valore. Mi auguro che a vincere sia la squadra che abbia espresso il miglior gioco e cioè la Maceratese. Anche noi abbiamo tanti talenti che possono risolvere il derby in qualsiasi momento, ma l’importante è fare un gol più dell’avversario. Non importa come”.
L’ex insolito è Romanski: “Se segno non esulto” Il baby è arrivato in prestito a dicembre proprio dalla Maceratese: “Se il mister mi farà giocare, darò tutto” di Paolo Del Bello
Tolentino Se mister Mobili lo inserirà nell’undici titolare, quella di domenica per il diciottenne Alessandro Romanski sarà di sicuro una partita particolare. L’esterno di San Severino è infatti arrivato a dicembre in prestito dalla Maceratese. Con il Tolentino ha già vinto la Coppa Italia di Eccellenza e contende la promozione in serie D proprio alla sua ex squadra. “A Macerata ho trovato poco spazio e quindi a dicembre ho chiesto di andare a giocare altrove - dice il fuoriquota -. Ho avuto la possibilità di venire al Tolentino e penso di aver scelto bene. Ho trovato subito la disponibilità di tutti i compagni e dell’allenatore. Siamo un gruppo affiatato e compatto”. Anche lui sa bene che il derby di domenica può valere la serie D: “Siamo due squadre molto competitive che meritano entrambe di salire di categoria. Mi aspetto una partita intensa. Se il mister mi farà giocare, darò tutto per la maglia che indosso in questo momento. E’ naturale che se dovessi segnare, eviterò di esultare”. Ieri pomeriggio la squadra ha effettuato la solita sgambatura di metà settimana e mister Mobili ha provato diverse soluzioni tattiche. In particolare ha provato sia il tridente offensivo con Tartabini, Melchiorri e Angelini che una formazione più guardinga con Melchiorri unica punta. Intanto la questura di Macerata ha comunicato al Tolentino che domenica le biglietterie dell’Helvia Recina resteranno chiuse per entrambe le tifoserie. In sostenitori cremisi potranno acquistare i biglietti entro le 19 di domani presso la segreteria della sede del Tolentino allo stadio Della Vittoria che sarà aperta dalle 16 alle 19.30. Chi vorrà invece acquistare il pacchetto che comprende il biglietto d’ingresso e il viaggio in pullman al costo di 15 euro potrà farlo sempre fino alle 19 di domani sera presso il bar Pistacchi o il bar della stazione. Per i bambini e i ragazzi under 14 l'ingresso è gratuito e il costo del pullman è di 3 euro. La questura di Macerata ha imposto anche un percorso obbligato per i tifosi del Tolentino: per raggiungere lo stadio di Macerata si dovrà arrivare da Villa Potenza.
Maceratese-Tolentino, palla al centro Ben 38 sfide dal 1946 ad oggi, i biancorossi hanno vinto 11 volte su 19 all’Helvia Recina di Daniele Tittarelli
Macerata I precedenti dicono Maceratese, tanto più all’Helvia Recina. Dagli archivi emerge che le due società si sono già incontrate in gare di campionato 38 volte, per un totale di 14 successi dei biancorossi, 11 vittorie dei cremisi e 13 pareggi. Quando gioca tra le mura amiche, raramente la Rata delude: ben undici le affermazioni, a fronte dei quattro soli exploit del Tolentino e di quattro pareggi. Diverso il discorso se si considerano solo i derby disputati in Eccellenza. Qui prevalgono i cremisi con tre pieni in cinque gare. Nel 1946/47 (in serie C) e nel ’57/58 (in Promozione) le goleade più roboanti della Maceratese: finì sempre 4-0. Nel 2005/06 (in D) il risultato più eclatante in favore del Tolentino: finì 3-0. La storia del derby, secondo per importanza solo a Maceratese-Civitanovese, nasce nella stagione 1946/47, quando il Tolentino si affaccia in serie C. Il primo incrocio al Della Vittoria termina con un pirotecnico 3-3, acciuffato dai biancorossi in zona Cesarini. Senza storia il ritorno, dominato dalla Maceratese che prevale tra le mura amiche (3-0) e impatta fuori (2-2) anche nel torneo successivo. Per cinque anni si dividono le strade delle due rivali che si ritrovano di fronte nel ’53/54 nello scenario meno prestigioso della Promozione. Qui si registra la prima gioia per il Tolentino, in grado di regolare all’inglese i cugini, riscattatisi al ritorno e nelle due stagioni seguenti con quattro pieni in cinque scontri diretti. Dopo l’approdo della Maceratese in Quarta Serie, datato maggio 1958, le due rivali debbono attendere diciotto interminabili stagioni per riaffrontarsi. Nel ’76/77 la Rata conferma il trend favorevole (vittoria in casa e pari fuori) vidimando una sofferta salvezza e condannando il Tolentino alla retrocessione in Promozione. Il derby rivive a distanza di un decennio, quando la Maceratese attraversa il periodo più buio della sua storia centenaria: nel 1989 il passo falso (1-2) al Della Vittoria costa la triste discesa negli inferi della prima categoria. La rinascita del calcio biancorosso si rivela celere e nel ’96/97 l’avvincente sfida va in onda nel mondo dorato della C2. La Maceratese di Carillo e Colantuono, guidata in panchina da Bruno Nobili, sfiora la C1 arrendendosi nella finale playoff al grande Livorno, ma il Tolentino di Carta e Cuccù, pilotato da Fabrizio Castori, le impone il pari sia all’andata (1-1) che al ritorno (0-0). Nella stagione successiva, sempre in C2, si registra il primo storico blitz dei cremisi all’Helvia Recina, mentre il ritorno finisce 1-1. Nel nuovo millennio il derby diventa una piacevole consuetudine per la serie D. Il Tolentino se ne aggiudica cinque. Il più importante nel 2005/06, deciso da Lorenzo Perfetti (oggi bomber de L’Aquila), regala all’undici di Gianfranco Zannini il trionfo nei playoff. La Maceratese la spunta in sei occasioni: da circoletto rosso l’exploit al Della Vittoria nel 2007/08, griffato dall’ex Giorgio Galli, attuale goleador del San Nicolò. Il resto è storia recente. Accomunati nel 2009 dal triste destino della retrocessione, da tre anni il derby infiamma l’Eccellenza. Gli ultimi tre hanno sempre premiato il Tolentino ma quello di domenica assumerà significati maggiori. Oltre alla supremazia provinciale, in palio c’è un’ipoteca sulla D.
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