| il male (o)scuro del tole...
"Leziosità è un elemento imprescindibile". Ci siamo tutti accorti da tempo che qualcosa non andava dentro ai capoccioni dei nostri ragazzi. I filmati della gara di Belvedere, i commenti dei bravi giornalisti locali, le parole cariche di rammarico di Mobili ed Armellini ci hanno offerto il quadro psicologico dei ragazzi di Mobili. Basta rivedere i filmati e rileggersi quelle parole per capire il motivo che ci imporrà di disputare i play off. Sia ben chiaro, ieri le punte dell'iceberg possono essere identificate negli errori di Marcoaldi e Panti, ma a rotazione mi pare che nessuno sia esente da colpe. Le leggerezze del bomberissimo Tonici, l'espulsione al Del Conero di Melchiorri, l'errore di Capparuccia ieri, lo svarione di Iommi ad Urbania, gli errori di Fermani a Montegranaro ed ancora ieri, la rete (anche se l'azione probabilmente era viziata da fuorigioco) mancata da Casoni nella finale di Coppa ci danno il segno di una scarsa capacità di essere cinici e - perchè no? - consapevoli che non siamo il Barca e che le partite finiscono solo ed esclusivamente al triplice fischio finale.
"Il Tolentino domina per un tempo, si convince di essere troppo bello e si abbandona ai leziosismi. Come quello del gaucho Marcoaldi che, sul 2-0, si invola solitatario e tenta di irridere Cerioni col cucchiaio invece di folgorarlo. Errori e supponenza pagati a caro prezzo dal Tolentino", questa è la lucida analisi del giornalista del Corriere Adriatico, Capodimonte, che in 3 righe ci ha aperto gli occhi spiegandoci - meglio di come avrebbe fatto il psichiatra Andreoli - il male che affligge il Tole.
Questo è il male, ma quali sono le cause che lo hanno originato o, meglio, non stroncato sul nascere???
TIFOSI. Troppo accondiscenti? Forse qualche coro "forte", qualche "jete a faticà, non sete nisciù" non sarebbe stato irriverente ma un amorevole consiglio volto a dare di più a livello mentale.
MOBILI. Azzecca sempre le formazioni e le mosse. Scruploso fino all'inverosimile nella ricerca della perfezione tattica ed atletica. Da primo fan del mister comincio a nutrire dei dubbi. Solo una panca di punizione è stata inflitta ad un giocatore. Forse è stato poco rispetto a quello che si doveva fare.
SOCIETA'. Dall'esterno (e quindi, correndo il rischio di sbagliare tutto sul punto) ci pare che la conduzione sia di livello "aziendale". Non servono gli insulti da parte di questo o quel dirigente durante la partita contro un giocatore. Un presidente o chi per lui, tanto per fare un esempio, ieri - durante l'intervallo - sarebbe dovuto entrare furibondo negli spogliatoi e prendere per la collottola Marcoaldi. Ci pare che l'unico collegamento tra giocatori e società sia Brunone Marinelli, a cui sono affidati troppi ruoli per poter affidargli anche il ruolo di "motivatore" dei ragazzi. Longhi, Giorgi e C. quest'anno hanno fatto tanto, ma hanno fatto solo quello che sanno e possono fare: investire diverse migliaia di euro per mettere a disposizione di Mobili un parco giocatori di livello assoluto, quasi tutti scelti dallo stesso mister. Mancano i dialoghi (da severo parroco) a cui - tanto per citare un altro esempio - era solito sottoporre uno ad uno i ragazzi Ivanone Ercoli.
Insomma, non si sono colpevoli, non è intenzione di nessuno trovare capri espiatori... resta l'amarezza per un campionato che sta volgendo verso le peggiori delle aspettative. Probabilmente tutto questo poteva essere evitato. Evidentemente come i giocatori si sono sopravvalutati, tutto l'ambiente ha fatto lo stesso errore confidando troppo in loro. Andiamo avanti... non possiamo fare altro. Saremmo stati ben piu' lieti di trovarci così perchè Ancona e Fermana si fossero imposti perchè troppo forti rispetto a noi e non perchè - come sta avvenendo - la sindrome del "pollo" abbia contagiato l'intera squadra, condizionandone in maniera spaventosa (basta citare i tredici inutili pareggi) il rendimento a livello di risultati.
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