ZIO CORE |
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| fonte corriere adriatico (Vairano Capodimonte):
le pagelle:
ARMELLINI 6.5: incolpevole sui gol, sbroglia matasse complicate. Matusa.
SBROLLINI 5: non spinge mai e provoca il rigore del 2-2 con un intervento scomposto. Ingenuo.
MOSCHETTA 6: shierato in extremis, si limita a un ordinario lavoro difensivo. Diligente.
PUGLIA 6.5: assicura filtro e dinamismo. Esce lui e la luce si spegne. Insostiuibile.
CAPPARUCCIA 5.5: commette un errore letale all'ultimo secondo scontrandosi con Fermani e favorendo Landolfi. Sbadato.
SALVATELLI 6: garantisce solidità nel reparto arretrato. Nel finale è costretto alla resa e il muro del Tolentino crolla. Granitico.
PANTI 5: in dase offensiva si concede qualche pausa di troppo. In qualla difensiva si dimentica di coprire il palo sul corner di Rossini. Intermittente.
IACOPONI 6.5: dal suo sapiente piede sinistro transitano tutte le azioni. Nell'impostazione non sbaglia un pallone. Illuminante.
TONICI 8: due goal realizzati, due annullati. Altri mille pericoli creati. Immarcabile.
MARCOALDI 5: potrebbe festeggiare il 3-0 con facilità, ma si fida troppo della sua classe optando per uno sciagurato tocco sotto. Le sventure del Tolentino iniziano lì. Narcisista.
MELCHIORRI 6.5: regge il peso dell'attacco con classe e potenza. Svolge lavoro oscuro e libera spazi per Tonici. Talento.
IOMMI 6: entra nel finale e prova a far salire una squadra in difficoltà. Prezioso.
FERMANI 5: al rientro dall'infortunio è lontano dalla condizione migliore. Con Capparuccia e Sbrollini combina il patatrac. Arrugginito.
CASONI 5.5: avrebbe giocato titolare, ma l'infortunio di Caracci e la legge degli under lo costringono alla panca. Penalizzato.
MOBILI 5: toglie tutti i giocatori dai piedi buoni e il Tolentino non esce più dalla propria area. Confuso.
i commenti post gara...
MOBILI NON CERCA SCUSE "UN CALO INSPIEGABILE. RIPRESA DA DIMENTICARE"
MOBILI. "Qualcosa non ha funzionato nel secondo tempo. Avevamo il successo in pugno e non c'era alcuna avvisaglia della rimonta avversaria. Abbiamo avvertito la sensazione di essere imbattibili e cambiato completamente l'atteggiamento in campo. Il primo ad aver sbagliato è il sottoscritto. L'atteggiamento della squadra riflette sempre quello del proprio timoniere. Il rigore forse era dubbio? Rispetto sempre le deisioni dell'arbitro. Non possiamo imputare a lui le cause del mancato successo. Dobbiamo pensare ai nostri errori, ai nosti limiti ed alle nostre mancanze. Nel calcio le ingenuità si pagano e noi ne abbiamo commesse troppe. Sapevamo di affrontare una compagine che esprime buon calcio, in grado di farsi rispettare, specie tra le mura amiche. Avevamo indovinato l'approccio, mostrando un calcio veloce ed efficacie. Poi è scattato un meccanismo strano nella nostra testa. C'era troppa sicurezza e scarsa predisposizione al sacrificio. Ed io non sono riuscito a capirlo in tempo."
Non si sbilancia sulle leggerezze di Marcoaldi e Panti, che di fatto hanno mutato il corso della partita: "Colpe e demeriti sono di tutti, allenatore compreso. Non è giusto mettere singoli sul banco degli imputati. In settimana dobbiamo riflettere su ciò che non ha funzionato."
Sull'esito del campionato: "Il Tolentino non molla finchè la matematica non indicherà il contrario. Abbiamo ancora la possibilità di rientrare in corsa per il primato."
ARMELLINI. "Sembra un incubo, ma purtroppo è tutto vero. Non si possono gettare al vento occasioni così propizie. Non è la prima volta che questo accade. Dovevamo realizzare il terzo goal ed invece l'imprecisione sotto porta ha reso il finale tremendamente complicato. E' subentrata la paura e la Belvederese ci ha creduto colmando il gap tecnico con ardore e spirito di sacrificio. Il rigore? Landolfi è stato furbo a cadere quando si è reso conto di non poter arrivare piu' sulla palla. Ma non nascondiamoci dietro facili giustificazioni. I colpevoli siamo solo noi."
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