| FUSIONI FUSE E CONFUSE
Macerata, Armata 1998: "Sangiustese all'Helvia Recina, diciamo no"
Quelliche.net, venerdì 20/06/2008
Dal gruppo della tifoseria della Maceratese 'Armata 1998' riceviamo e pubblichiamo:
"L'Armata 1998 esprime in maniera ufficiale e perentoria tutta la sua contrarietà all'ipotesi che la Sangiustese giochi le sue partite casalinghe allo stadio Helvia Recina. In primo luogo perchè circolano insistenti voci su una prossima fusione tra la squadra calzaturiera e la Civitanovese, ipotesi suffragata anche dal fatto che le tifoserie di queste squadre sono unite ormai da un consolidato gemellaggio.Secondariamente, è evidente come il manto erboso dell'Helvia Recina non sia in grado di poter reggere al ritmo devastante di due partite a settimana, a cui bisogna aggiungere lo svolgimento di alcune gare, quelle considerate "a rischio", della Vis Macerata. Di sicuro i danni arrecati al terreno di gioco, particolarmente precario nel periodo invernale, finirebbero per penalizzare i giocatori stessi della Maceratese sia nello svolgimento delle partite sia per il pericolo di eventuali infortuni.
Proprio per tali motivi, riteniamo profondamente insensata l'ipotesi che la squadra di Pantanetti giochi a Macerata e invitiamo quindi la Sangiustese e le istituzioni ad essa vicini a prendere in considerazione altre ipotesi".
un plauso all'Armata: quando ce vò ce vò, oltre ogni rivalità
TORRESI: VINCE IL CUORE
Fumata nera per l'affaire Fermana e Elpidiense Cascinare
Quellliche.net, venerdì 20/06/2008
Giuseppe Torresi dice "no, grazie" all'offerta della società canarina per il titolo di serie D.
(g.g.) L'anno venturo la Fermana disputerà il campionato di Promozione. L'abbiamo scritto, lo confermiamo. Tutti i tentativi di acquisizione di un qualche titolo sportivo di 'peso' sono andati a vuoto. Il primo a fallire è stato quello con la Sangiustese (anche se, a dire il vero, una proposta seria non c'è mai stata), poi quello con la Monturanese (l'amministrazione di Giacinti ha respinto ogni 'svendita' del patrimonio calcistico cittadino), nelle ultime ore è fallito quello con l'Elpidiense Cascinare: la serie D a Fermo resta solo un sogno, in serie D - pur tra mille difficoltà - ci giocherà meritatamente la squadra di Giuseppe Torresi. L'idea di fare rotta su Sant'Elpidio a Mare è arrivata dopo la cocente delusione rimediata a Monte Urano. Stavolta a Fermo si voleva la serie D, costi quel che costi. Sul piatto, la dirigenza canarina, arriva a mettere una bella cifra: 450 mila euro. Di qua l'offerta, di là - sul versante elpidiense - una squadra che comincia però a delinearsi per la nuova stagione. Che fare? Una soluzione è quella di far migrare i giocatori già confermati e il tecnico Clerici verso Fermo, ma Fermo non ci sta: no, vogliamo il titolo e basta, la squadra la facciamo noi. Che fare, allora? Incontriamoci, e proprio oggi pomeriggio si sono incontrati. Risultato? Fumata nera, al d-day ha vinto il cuore, patron Torresi ha detto "no, grazie", l'Elpidiense Cascinare non può sparire dalla geografica calcistica, la città non può restare senza calcio (con tutto il rispetto per Sant'Elpidio Calcio, promosso in seconda categoria, Real Viola e Cascinare), non si può buttare al macero decenni di storia pallonara, il progetto "fusione", il settore giovanile...Il patron avrà pensato: con quale faccia riuscirò a bazzicare la mia bella Cascinare senza essere additato come colui che ha fatto sparire il pallone. Certo, l'offerta canarina è di quelle importanti, ma per una volta al diavolo i quattrini, viva l'orgoglio di aver (ri)portato un campionato nazionale a Sant'Elpidio a Mare. Tra la cordata fermana e Torresi ci sarà un altro incontro, forse domani, forse domenica, ma lo spazio per rimettere tutto sul piatto e tornare a discutere non sembra più esserci. E il tempo stringe.
Monturano, Monte S. Giusto ed ElpidieneseCascinare: per la Fermana niente altro che la promozione.
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